L’experience design dalla A alla Z: approcci, strumenti e tecniche per la definizione dell’esperienza

Cosa dice chi ha partecipato

Ringrazio Stefano per avermi regalato un "esperienza" preziosa e piena di scoperte. Chiaro ed efficace nella condivisione di concetti e informazioni. Grazie! Martina C.

Ottima panoramica della materia con riferimenti pratici da considerare e mettere in pratica. Alessia M. (Reply)

Il corso ti apre al “Dark Side” dell’experience design che è ben lontano dall’essere la semplice progettazione dell’interfaccia. Un plauso poi a Stefano che con professionalità e passione trasmette la materia nel modo più semplice possibile. Francesco B. (Banca d’Italia)

Stefano è illuminante; il corso è servito ad avere una panoramica generale delle attività di UX, ma approfondite per ogni singola fase. Mi dà la speranza che le cose possano essere fatte diversamente, senza essere schiavi dell'abitudine. Sibilla S. (Dos Media srl)

Ottima esposizione, dal generale al particolare senza perdere coerenza. Marco P. (Dos Media srl)
Diego L.

Ho trovato il corso molto utile per chiarire dubbi sull'Experience Design. Ho apprezzato i contenuti perché utili per un approccio iniziale. Consiglio vivamente il corso. Susanna L.

Ottima formula: una full immersion che delinea, nell'arco di una giornata, tutti gli aspetti e le applicazioni pratiche della progettazione basata sull'esperienza dell'utente. Un modo per "fare ordine" nel pressapochismo delle richieste aziendali, un metodo su cui basarsi per rendere piacevole ed efficace la progettazione e il coordinamento fra le figure professionali differenti. Una nota di merito va anche alle dispense, impaginate in maniera usabile e praticissime per una futura consultazione. Bravi! Luisa D. M.

Corso generale, riesce a spiegare tutto senza lasciare dubbi. Ben fatto. Adriano M.

Ho trovato il corso molto concreto. La professionalità e la competenza del relatore mi ha permesso di comprendere il corso anche grazie alla semplicità e alla chiarezza degli esempi. Roberto R.

Dopo anni e anni di "pressioni" su quanto l'approccio quantitativo nella ricerca sia più scientificamente valido, finalmente la giusta valutazione del "qualitativo" e soprattutto della centralità delle persone, delle loro esigenze e delle relazioni che si sviluppano fra di loro, in ambienti e contesti diversi. Viva la diversità! Eliana M.

Davvero intelligente non fornire ai corsisti ricette pronte, ma spiegare l’importanza delle costruzioni e invenzione di un mix di strumenti ad-hoc diverso e dedicato ad ogni progetto. Laura B.

Il corso da cui partire per approfondire l’Experience Design, per poi seguire i corsi verticali sulle singole discipline. Roberto L.