Scrivere meglio i task qualitativi di usabilità: 10 errori da evitare (2/2)
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Gli studi qualitativi di usabilità dipendono da alcuni elementi chiave: un design da testare, un partecipante per farlo, un moderatore per svolgere la sessione e un task da svolgere.
Abbiamo parlato dei primi quattro errori che possono impattare sul valore dei risultati e il benessere dei partecipanti. Oggi parliamo degli altri sei.
5. Creare uno scenario elaborato
Alcuni task beneficiano di scenari ridotti che servono a dare un contesto all’attività. Una breve descrizione aiuta i partecipanti a comprendere le ragioni del task o chiarire l’informazione esatta che vogliamo far trovare loro. Si può suggerire un genere musicale da approfondire, una ragione per cercare un’informazione specifica o dare un nome e un indirizzo per un acquisto. Si può aggiungere un dettaglio come il compleanno di una persona alla quale fare un regalo, per vedere se le persone riescono a trovare le opzioni di acquisto che faranno in modo che il regalo venga consegnato in tempo.
Gli scenari sono utili, ma bisogna fare attenzione: non sono sempre necessari. Possono aggiungere complessità ad un task semplice. Possono aumentare il numero di dettagli da leggere e ricordare. A volte gli scenari sono usati per giustificare un’attività insolita o anormale. Se è necessaria una lunga storia per spiegare perché una persona debba fare un’attività, forse non è il task giusto da testare.
Obiettivo del task: Trovare e usare informazioni su una guida alla nutrizione
Storia non necessaria: Stai tenendo il figlio di 3 anni di un amico per una settimana e vuoi conoscere una dieta salutare per bambini. Scopri quanti cereali devono essere inseriti nella sua dieta.
Miglioria: Scopri quanti cereali devono essere inseriti nella dieta di un bambino di 3 anni.
6. Scrivere un messaggio pubblicitario, non un task
Non far entrare il linguaggio del marketing nei tuoi task. Accertati che non includano frasi di marketing come “nuove e fantastiche funzioni” o frasi del linguaggio business come “pensa fuori dagli schemi” o misteriosi acronimi aziendali. Utilizza un linguaggio che metta la persona al centro, non un linguaggio che metta il proprietario del sito o servizio al centro. Per un pubblico specializzato, ha senso utilizzare un linguaggio tecnico o tarato sul pubblico, ma è l’eccezione, non la regola.
Obiettivo del task: Utilizza la nuova funzione di social sharing
Linguaggio promozionale: Scopri la nuova e fantastica funzione che ti consente di condividere con facilità e rapidamente gli articoli con i tuoi colleghi.
Miglioria: Manda un articolo a un collega.
7. Rischiare una reazione emotiva
Scrivere un task che ruota intorno alla madre di qualcuno può sembrare del tutto inoffensivo: in realtà non puoi mai conoscere le condizioni di vita dei tuoi partecipanti. menzionare una relazione specifica in un task può aggiungere emozioni non necessaries al test. E se un partecipante avesse una relazione difficile con la persona della quale parli, o se fosse morta? Non rischiare di irritare le persone o portare fuori strada un task o addirittura l’intera sessione. Parte della responsabilità di condurre dei test di usabilità è quella di garantire il benessere dei partecipanti. Preferisci relazioni vaghe e inoffensive, amici, colleghi o un amico d’infanzia.
Obiettivo del task: Seguire il processo di acquisto di un regalo.
Task potenzialmente fastidioso: Arriva la Festa della Mamma. Trova un bouquet da inviarle.
Miglioria: Manda ad un’amica dei fiori per il suo nuovo lavoro.
8. Cercare di essere divertente
Non scherzare, usare nomi famosi nei task o cercare di alleggerire il mood. Potrebbe ritorcertisi contro, e mettere in difficoltà alcuni partecipanti o, peggio ancora, far pensare che ti stai prendendo gioco di loro. Anche utilizzare nomi neutri , come dire ai partecipanti di registrarsi come Kelly (femminile) o Jesse (maschile), può distrarli dal task.
Obiettivo del task: Identificare i problemi nel flusso di checkout dall’acquisto di un regalo.
Scherzo che genera confusione: Inviare un regalo a un’amica per il suo compleanno. Si chiama Cliente Prova e vive all’826 di Main Street a Tempe, in Arizona.
Miglioria: Manda un regalo a un’amica per il suo compleanno. Si chiama Jen Smith e vive all’826 di Main Street a Tempe, in Arizona.
9. Offendere i partecipanti
Evita dettagli potenzialmente offensivi. Temi societari, politici, di salute, religiosi, sull’età ed economici potrebbero offendere un participante.
Obiettivo del task: Trova e usa le informazioni su esercizi e calorie.
Task potenzialmente offensivo: Devi perdere alcuni chili. Trova l’esercizio che ti aiuterà a perdere peso.
Miglioria: Trova gli esercizi che bruciano più calorie.
10. Chiedere invece di dire
Se vuoi essere gentile con i partecipanti, non esagerare. Non chiedere loro “come” completerebbe un task — a meno che tu non voglia far dire loro come, in teoria, si muoverebbero su un sito invece che farlo fare. Un test di usabilità serve a vedere cosa fanno le persone, non sentirlo dire.
Obiettivo del task: Trova i sintomi dell’influenza
Indurre il partecipante a parlare invece che a fare: Come troveresti i sintomi dell’influenza?
Miglioria: Scopri i sintomi dell’influenza.
(Post pubblicato il 9 aprile 2017 da Amy Schade del NNg Nielsen/Norman Group)
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